Bergamo – Svastiche e atti vandalici in Kascina

SVASTICHE E ATTI VANDALICI IN KASCINA.

IMG_0762Nella notte tra il 29 e il 30 settembre c’è stata un’irruzione all’interno di Cascina Ponchia a Monterosso. Le persone che sono entrate hanno danneggiato lo stabile e gli arredamenti interni allagando parte del primo piano e il piano terra.    La cascina, con i suoi 100 anni di storia, è stata vandalizzata attraverso l’utilizzo di estintori e vernice su pavimenti e mobili. Divani e muri sono stati rovinati con svastiche, scritte antisemite, sessiste e offensive.

Lo spettacolo desolante di un bene comune violato e deturpato non è il lato peggiore della vicenda.
Quello che queste persone hanno davvero cercato di distruggere è ciò che i i collettivi attivi all’interno della cascina hanno creato in questi anni.

Hanno cercato di colpire una bellissima cascina, luogo storico e di valore per gli abitanti di Monterosso e non solo.

Hanno cercato di colpire un luogo che è diventato un punto di riferimento per molte persone che vedono nella cascina una realtà di aggregazione, socialità e scambio di idee.

Hanno cercato di colpire il lavoro di più di tre anni di recupero e restituzione al quartiere della cascina e dei suoi spazi.

Tutto questo è stato messo in atto in nome di ideologie e simboli ben precisi: svastiche, atteggiamenti antisemiti, sessisti e omofobi che, oltre ad essere fortemente anacronistici, vanno condannati e non devono assolutamente trovare spazio all’interno della nostra società.

Queste persone sono i fingono difensori del cittadino comune, salvo poi sfregiare un bene che appartiene a tutti fomentando odio.

In risposta a quanto accaduto e forti del nostro lavoro di aggregazione e di creazione di una rete sociale, continuiamo le nostre attività e i nostri progetti, più determinati di prima.

Vi invitiamo a vivere e supportare la Kascina con le sue iniziative in programma per Ottobre e gli appuntamenti fissi settimanali.

Contro ogni fascismo, Non un passo indietro.

Kascina Autogestita Popolare

Le foto della Kascina:

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