[DallaRete] #Expo2015, le Regole si Cambiano, Comprano, Derogano. Fatevene una Ragione.

 

no-expoMattone dopo mattone, inchiesta dopo inchiesta, Expo 2015 si rivela essere una delle più grandi opere pubbliche italiane fatta in deroga alle leggi italiane.

Domani sul tavolo del presidente dell’autorità anticorruzione Raffaele Cantone arriverà il rapporto scritto dal garante per la vigilanza dei contratti pubblici Sergio Santoro. Il garante spiega come Expo Spa abbia potuto derogare 80 articoli del codice degli appalti pubblici scritto dal governo Prodi nel 2006 proprio per prevenire corruzione e turbative ai danni dello Stato. E invece con Expo lo Stato ha deciso sottrarre al controllo pubblico mezzo miliardo di euro di lavori. Tutto in nome di una emergenza che meno emergenza di Expo non poteva essere: Milano si è aggiudicata l’esposizione nel 2008.

Ma c’è di più, come raccontava a Radio Popolare uno dei membri del comitato regionale per la trasparenza degli appalti Expo, Ivan Cicconi, più del 60% dei lavori per l’Esposizione sono stati assegnati a trattativa privata. Soldi pubblici spesi senza alcuna verifica.

Ora restano da assegnare circa 200 milioni su un miliardo e tre di finanziamenti pubblici, Raffaele Cantone vigilerà innanzitutto su questo 15% di appalti. Dando un occhiata a quelli passati e agli extra-costi concessi da Expo Spa alle varie società che hanno vinto appalti con ribassi record, come CMC, Mantovani, Maltauro. Con quali poteri ancora non si sa, l’annuncio di Renzi del 10 Maggio scorso deve ancora tradursi in decreto legge. Ma una cosa è certa: vigilanza e controlli non dovranno rallentare lavori già in ritardo di oltre un anno.

di Roberto Maggioni per il GR di Radio Popolare del 1 Giugno 2014

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