A Pontida c’era il sole

A Pontida c’era il sole.

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Il teatrino messo in piedi da FS, Questure e Sindaco di Pontida non è servito: abbiamo vinto. Se il razzismo trova contestazione ovunque, l’antirazzismo, l’accoglienza, la musica trovano consenso nella cittadinanza, anche e soprattutto a Pontida. Verranno presto i giorni in cui torneremo ad essere additate e additati come quelli brutti, violenti e facinorosi, ma ieri qualunque giornalista, opinionista e persino il Questore di Bergamo, Girolamo Fabiano, hanno fatto a gara per esprimere la soddisfazione per una giornata così meravigliosa.
Il merito non va certo al Questore che ha fatto penare per delle decisioni che potevano essere prese con largo anticipo invece che il giorno prima, il merito non va certo a lui che ha riempito di camionette sonnolente e spesate una cittadina minuscola che ha visto il semplice passaggio pacifico di migliaia di persone festanti.

Il primo merito va invece e soprattutto alla città di Pontida che ha malsopportato la paranoica e grottesca decisione del Sindaco Luigi Carozzi di chiudere la città, causando molti problemi ai suoi stessi cittadini che invece hanno guardato con curiosità e partecipazione alla manifestazione indetta dai centri sociali. Hanno merito i centri sociali che hanno dato prova, una volta ancora, di essere parte della comunità, di essere fatti dalle persone semplici che si scontrano con le politiche repressive sul lavoro, nella vita sociale, nel diritto alla città, ma che non perdono mai la voglia di stare assieme e condividere momenti leggeri e spensierati in cui vengono veicolati valori ed istanze molto profondi. Hanno vinto gli shebab e i solidali che hanno dato vita a un torneo di calcio con 200 partecipanti, una giornata di sport popolare che vale tanto oro quanto pesa: i tornei ufficiali si sono fermati per lasciare spazio allo sport dal basso, quello che unisce.

Ha perso invece la Questura di Bergamo che ha tentato di creare scompiglio fino al giorno prima, salvo poi arrendersi alla potenza della giornata e scoprire, senza più scusanti, che le lotte che portiamo avanti sono giuste. Ha perso il Sindaco di Pontida che ha chiamato “al lupo” e che, come nella favoletta, rischierà di rimanere solo quando ne avrà più bisogno. Ha perso la Lega che si vede spaccata al suo interno, con le dichiarazioni di Fava che si aggiungo a quelle di Bossi e affossano Salvini e soprattutto mettono in luce quanto le politiche della Lega siano un problema anche per loro stessi ormai. Belotti finge indifferenza ma accusa gravemente il colpo.

Domani è il 25 Aprile, poi le calde giornate di Lovere e Rovetta e a ottobre il G7 dell’agricoltura a Bergamo: sappiamo che in queste giornate verremo ancora identificati come il problema da risolvere, ma il 22 è stato chiaro per chiunque che noi facciamo parte della soluzione, insieme alle popolazioni che come a Pontida sanno accogliere e contaminarsi, insieme ai lavoratori, insieme alle donne e tutti i discriminati: siamo un pezzo del sole che ha brillato su Pontida il 22 e ci faremo ascoltare, cogliendo lo slancio della giornata del Festival antirazzista, perché ad ogni nostra iniziativa a muoverci è la stessa esigenza di partecipazione, lotta ed energia.

Bergamo Migrante antirazzista

c.s.a. Pacì Paciana
Kascina Autogestita Popolare
Bergamo Antifa United

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