#NOEXPODAYS: 7 luglio la tappa monzese.

cartolina_retro_webRiceviamo e pubblichiamo.

Domenica 7 luglio Barroso Napolitano Letta, con Lupi e Maroni subito dietro, saranno a Monza per spingere EXPO 2015 e conferire il ruolo di sede ufficiale di rappresentanza alla Villa Reale di Monza. I massimi vertici del potere politico italiano ed europeo e il grande evento che il gotha economico-finanziario brama: da tempo non si vedevano tante ragioni tutte insieme per esserci ed esprimere dissenso e conflitto.

Noi ci saremo, come ci saremmo stati con la stessa forza e la stessa determinazione in altri luoghi, perché EXPO non è solo Rho, Milano o Monza. E ci saremo perché stiamo parlando dell’incarnazione del capitale oggi, di come agisce e di come cerca di imporsi sulle nostre vite: EXPO come vero firmatario dei Piani di Governo del Territorio che determina lo sviluppo e la reale gestione dei territori -dai quartieri alle macro regioni, dalla cultura alla mobilità- prima e dopo il grande evento; EXPO come dopante che stimola pratiche lavorative che impongono una vita precaria, basti pensare allo sviluppo della logistica attorno e per queste opere e alle condizioni lavorative che lì si applicano; EXPO come rendita fondiaria urbana, ossia guadagno per pochi e negazione del diritto all’abitare per molti; EXPO come grumo di potere che spinge interessi economici privati con la complicità di soggetti pubblici.

Inseriti in questo quadro, crediamo che sia necessario, a Milano e oltre, costruire insieme una partecipazione che sviluppi conflittualità e che rilanci progetti e azioni che trovino nel grande evento un bersaglio che oggi può e deve essere colpito per minare il passo all’avanzamento delle politiche neoliberiste che Barroso, Letta & Co. stanno imponendo. Perché di questo stiamo parlando. Di tutta una serie di politiche corrosive che si nascondono dietro e dentro il brand rappresentato da EXPO 2015, cioé un evento carico di nocività: oltre la luccicante patina di sostenibilità e prosperità che media e politici gli danno, dietro finanziamenti che sono briciole e servono per imbonire, questa Esposizione Universale non differisce dalle precedenti e come queste ultime porterà lucro per pochi e devastazioni ambientali, gestione privata del territorio e degli immobili, precarietà lavorativa per tutti gli altri e debito alla popolazione per anni a venire.

Chi agisce per il diritto all’abitare; chi propone cultura e socialità negli spazi urbani; chi confligge per una partecipazione vera e autonoma nelle scelte di sviluppo dei territori; chi cospira e attiva soggettività nella vita lavorativa per rivendicare reddito incondizionato; chi si batte in difesa di diritti acquisiti nel tempo e nelle lotte, dalla scuola alla salute. Tutte espressioni di letture politiche cui siamo affini e complici, ma che oggi proponiamo di chiamare con un nome solo: lotte NoEXPO. Lotte che si concentrino in un unico punto, come raggi che passano attraverso una lente, per massimizzare l’offesa.. così da ricordare a Napolitano, Maroni & Co. che ogni volta che si presenteranno pubblicamente dovranno guardarsi bene attorno, perchè qualcuno di noi ci sarà sempre.

Per queste ragioni proponiamo di vederci mercoledì 19/06 a Piano Terra in via Confalonieri a Milano, alle 21.30, e condividere valutazioni e prospettive che guardino alle giornate di preparazione alla grande manifestazione del 7 luglio, che ci permettano di costruire insieme quella data e che ci avvicinino, nelle letture e nelle pratiche, per future azioni comuni.

NoEXPO è un’attitudine.

FOA Boccaccio 003

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